Certificazione Unica 2024 mai ricevuta: cosa fare con il datore di lavoro
La Certificazione Unica (CU) ha la funzione di attestare i redditi che il sostituto d’imposta ha riconosciuto a lavoratori e pensionati e le ritenute fiscali dallo stesso operate a titolo d’acconto dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef) e relative addizionali comunali e regionali.
Grazie alla CU, il contribuente o gli intermediari che si occupano dell’elaborazione e dell’invio del 730, possono inserire in dichiarazione dei redditi le somme già tassate a titolo d’acconto ovvero verificare che le stesse sono state correttamente riportate dall’Agenzia entrate nel modello precompilato.
Di conseguenza, a ridosso dell’elaborazione del 730, il contribuente può rendersi conto che la Certificazione Unica 2024 redditi 2023 non è mai stata trasmessa dal datore di lavoro.
Come comportarsi in questi casi? Analizziamo la questione in dettaglio.Mancato rilascio della Certificazione unica, cosa fare subitoGli obblighi di consegna della Certificazione UnicaMancato rilascio della Certificazione unica, cosa fare subitoControllare la dichiarazione dei redditi precompilataDimostrare l’ammontare dei redditi percepiti
Gli obblighi di consegna della Certificazione Unica
La regola generale è quella per cui la Certificazione Unica modello sintetico dev’essere consegnata (in formato cartaceo o elettronico) al contribuente, sia esso dipendente, pensionato, percettore di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente ovvero percettore di redditi di lavoro autonomo, da parte dei sostituti d’imposta (datore di lavoro, committente, ente pubblico o privato che eroga trattamenti pensionistici).
Le scadenze entro cui farlo sono:
– entro il 16 marzo del periodo d’imposta successivo quello cui si riferiscono i redditi certificati;
– in alternativa, entro 12 giorni dalla richiesta del dipendente in caso di cessazione del rapporto di lavoro.
Questo significa che la Certificazione Unica 2024, relativa ai redditi 2023, è stata trasmessa ai contribuenti entro lo scorso 18 marzo (la scadenza ordinaria del 16 marzo cadeva di sabato).
Per quanti interrompono il rapporto nel corso dell’anno corrente il sostituto d’imposta è tenuto a rendere disponibile una copia della CU 2025, redditi 2024, entro e non oltre dodici giorni dalla richiesta del dipendente. Da notare che l’obbligo di consegna della Certificazione Unica ricorre a prescindere dall’evento che ha determinato l’interruzione del contratto, sia esso il licenziamento, le dimissioni o la scadenza del rapporto a termine.
Mancato rilascio della Certificazione unica, cosa fare subito
Trascorsi i termini di legge senza che il dipendente abbia ricevuto copia della CU è necessario innanzitutto che prenda contatto, in maniera informale, con il datore di lavoro, il proprio responsabile diretto o l’ufficio personale al fine di comprendere le ragioni del mancato invio.
In assenza di risposta dell’azienda o se la situazione non si risolve in tempi brevi, è bene che il dipendente trasmetta una richiesta formale a mezzo:
– raccomanda con avviso di ricevimento;
– posta elettronica certificata.
Nella missiva l’interessato:
– intima la consegna della Certificazione Unica entro una determinata scadenza precisando che, in caso contrario, si riserva di segnalare l’irregolarità all’Agenzia entrate;
– ricorda che per le ipotesi di mancata consegna della CU al dipendente opera la sanzione prevista all’articolo 11, comma 1, lettera a), Decreto legislativo 18 dicembre 1997 numero 471.
Quest’ultima disposizione prevede una sanzione amministrativa da 250,00 a 2.000,00 euro per l’omissione di ogni comunicazione prescritta dalla legge tributaria anche “se non richiesta dagli uffici o dalla Guardia di finanza al contribuente o a terzi nell’esercizio dei poteri di verifica ed accertamento in materia di imposte dirette e di imposta sul valore aggiunto o invio di tali comunicazioni con dati incompleti o non veritieri”.
Controllare la dichiarazione dei redditi precompilata
Nel caso in cui, nonostante la missiva, il datore di lavoro non provveda a trasmettere la CU, prima di denunciare l’irregolarità all’ufficio territoriale dell’Agenzia entrate il dipendente può recuperare i dati della Certificazione Unica direttamente dalla dichiarazione dei redditi precompilata.