Controlli Agenzia delle Entrate 2025: tutte le novità.

AVVISO BONARIO, attenzione alla data di elaborazione.

Gli avvisi bonari sono comunicazioni con cui l’Agenzia delle Entrate informa i contribuenti degli esiti dei controlli effettuati sulle dichiarazioni.

Per gli avvisi bonari emessi dal 2025 è prevista una maggiore flessibilità per le risposte dei contribuenti o per il pagamento all’Amministrazione finanziaria, infatti, più tempo per sanare eventuali irregolarità fiscali, per l’estensione dei termini per il pagamento degli avvisi bonari, prevista dalla riforma fiscale. Questa novità ha lo scopo di incentivare la tempestiva definizione delle somme dovute attraverso la previsione di sanzioni ridotte.

Rimane il termine “maggiorato” di 90 giorni per la liquidazione automatica, se l’avviso bonario è recapitato all’intermediario abilitato.

Fino al 31 dicembre 2024, i contribuenti avevano 30 giorni per pagare, chiedere rateizzazione o fornire chiarimenti. A partire dal 2025, il termine si allunga a 60 giorni. Il contribuente ha più tempo (60 giorni e non più 30) per raccogliere la documentazione necessaria e presentare eventuali giustificazioniocontestazioni, anche, tramite il canale telematico Civis.

Diventa fondamentale, quindi, per usufruire di eventuali riduzioni delle sanzioni, verificare la data di elaborazione dell’atto:

  • fino al 31 dicembre 2024: il pagamento deve essere effettuato entro 30 giorni, anche se la notifica avviene nel 2025;
  • dal 1° gennaio 2025: il pagamento può essere effettuato entro 60 giorni.

Così, ad esempio, un avviso elaborato il 9 dicembre 2024 ma notificato il 7 gennaio 2025 seguirà le tempistiche precedenti.

Immutata, invece, la scadenza del versamento relativo ai redditi soggetti a tassazione separata: in questi casi, il contribuente ha 30 giorni per pagare le somme dovute, senza interessi o sanzioni se rispetta il termine. In caso di mancato pagamento, si proseguirà con l’iscrizione a ruolo, applicando interessi e sanzioni.

Si ricorda, che con il D. Lgs. n. 13 del 2024 è stato apportato un cambiamento rilevante nell’approccio ai controlli fiscali. Il provvedimento promuove l’uso di modelli d’intelligenza predittiva, che potrebbe esporre di più a controlli fiscali alle seguenti circostanze:

irregolarità nei pagamenti IVA: le dichiarazioni IVA che non combaciano con le altre sezioni della dichiarazione fiscale, saranno selezionate per controlli più approfonditi;

professionisti e lavoratori autonomi: chi non tiene una contabilità automatizzata o non ha una documentazione completa potrebbe essere soggetto a verifiche, specialmente se le spese dichiarate appaiono eccessive rispetto ai redditi;

imprese in settori ad elevato rischio: le aziende che operano in settori come, servizi e turismo e commercio, notoriamente più soggetti a manifestazioni di evasione fiscale, saranno probabilmente oggetto di controlli più frequenti;

dichiarazioni con difformità nei dati: errori formali o incongruenze tra i redditi dichiarati e quelli verificabili tramite altre fonti, rappresentano rischio per i contribuenti.

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *