Rinviato a gennaio il pagamento del secondo acconto.
Anche nel 2025 sarà possibile pagare le imposte a rate, ma i contributi previdenziali restano esclusi
Il Governo ha confermato che i lavoratori autonomi con ricavi annuali fino a 170.000 euro potranno suddividere l’acconto delle imposte in cinque rate mensili.
Solo per le imposte, non ai contributi previdenziali come quelli dovuti all’INPS, né ai premi assicurativi per l’INAIL.
Inoltre, il Governo ha rinviato la scadenza per il pagamento del secondo acconto delle imposte per il periodo d’imposta 2024. Il secondo acconto fiscale, che solitamente scade il 30 novembre, è stato inizialmente spostato al 2 dicembre 2024, poiché il 30 novembre cade di sabato.
Con l’introduzione del D.L. 155/2024, collegato alla Legge di Bilancio 2025, il termine per il pagamento del secondo acconto è stato rinviato ulteriormente al 16 gennaio 2025.
I contribuenti, quindi, avranno due opzioni:
- pagare l’importo in un’unica soluzione entro il 16 gennaio 2025;
- pagare l’importo in cinque rate mensili, con scadenza il 16 di ogni mese, a partire da gennaio.
Le rate successive saranno soggette ad interessi, come stabilito dall’articolo 20, comma 2, del Decreto Legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
La misura della rateizzazione si applica ai lavoratori autonomi con ricavi annuali fino a 170.000 euro, ma ci sono alcune categorie di contribuenti che non potranno usufruire di questa opportunità. Infatti , sono esclusi dal beneficio:
- i titolari di reddito non d’impresa, pitali, che non dichiarano ricavi direttamente:
- i titolari di partita IVA con ricavi superiori a 170.000 euro nell’anno d’imposta 2023;
- le persone giuridiche, come le e gli enti non commerciali;
- i collaboratori familiari e il coniuge del titolare d’impresa, a meno che anche loro non siano titolari di partita IVA.
Sono esclusi dalla rateizzazione i contributi previdenziali, assistenziali e i premi assicurativi. Sebbene i lavoratori autonomi possano rateizzare il pagamento delle imposte, non sarà possibile farlo per questi contributi, che dovranno essere pagati integralmente secondo le modalità tradizionali.
Questo significa che, pur beneficiando di una rateizzazione per le imposte, i lavoratori autonomi dovranno comunque rispettare le scadenze fiscali per i contributi previdenziali entro il 16 gennaio 2025, con un pagamento completo.